Alameda Ventures ha ceduto azioni di Voyager per 4,5 milioni di dollari una settimana prima che Voyager sospendesse le negoziazioni
Alameda Research Ventures ha ceduto 4.500.000 di azioni a Voyager il 22 giugno, appena otto giorni prima che Voyager annunciasse che avrebbe sospeso le negoziazioni, i depositi e i prelievi sulla sua piattaforma exchange. Inoltre, Alameda ha stipulato un accordo con Voyager intorno al 17 giugno per acquisire ulteriori 14.957.265. Al 21 giugno, Alameda deteneva 22.681.260 azioni ordinarie di Voyager che rappresentavano circa l’11,56% delle azioni a voto ordinario e variabile in circolazione. L’aumento delle azioni ha reso Alameda un insider ufficiale come definito nella sezione 1(1) dell’Ontario’s Securities Act.
Il 22 giugno i termini del prestito di 200 milioni di dollari e 15.000 Bitcoin da Alameda a Voyager sono stati confermati e resi pubblici tramite un comunicato stampa ufficiale. Nel comunicato è stata ribadita anche la proprietà dell’11,56% delle azioni. È stato anche presentato un rapporto sul cambiamento sostanziale che spiega i termini del prestito che includeva una clausola per limitare il prelievo a 75 milioni di dollari al mese.
“Non è possibile prelevare più di 75 milioni di dollari in un periodo di 30 giorni consecutivi. Il debito aziendale della Società deve essere limitato a circa il 25% del patrimonio dei clienti sulla piattaforma, meno 500 milioni di dollari USA, e ulteriori fonti di finanziamento devono essere garantite entro 12 mesi”
Il 23 giugno, Voyager ha emesso un comunicato stampa e un rapporto di preallarme in cui dichiarava che Alameda avrebbe dovuto cedere 4,5 milioni di azioni a Voyager. Le azioni rappresentavano circa il 2% delle azioni “emesse ed in circolazione” di Voyager. La resa delle azioni ha ridotto la posizione totale di Alameda al 9,49% di Voyager e Alameda “ha cessato di essere un insider di Voyager”.
Una settimana dopo, esattamente il 1° luglio, Voyager ha emesso un comunicato stampa in cui affermava che avrebbe sospeso “purtroppo” tutte le attività sulla sua piattaforma, inclusi trading, depositi e prelievi. A causa della riduzione delle azioni, Alameda potrebbe ora essere libera di vendere i suoi restanti 18,1 milioni di azioni senza segnalarlo a Sedar.
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