La BCE conferma i piani per l’Euro digitale: La BCE ha evidenziato i piani per avviare una fase di indagine sull’euro digitale affermando che il suo consumo energetico sarebbe “trascurabile” rispetto a quello di Bitcoin

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La Banca centrale europea avvierà una fase di indagine di un progetto di euro digitale, che durerà 24 mesi dopo anni di dilettarsi con l’idea. L’organizzazione ha promesso la protezione della privacy e anche un minor consumo di energia rispetto a Bitcoin.

Sebbene l’idea di una valuta digitale della banca centrale sia in circolazione da anni, la BCE non ha mai mostrato un interesse genuino a esaminarla effettivamente. In passato, funzionari bancari, tra cui la presidente Christine Lagarde, hanno condiviso possibilità ma mai piani precisi. Ora, però, la situazione è cambiata, l’istituzione ha annunciato in precedenza, il 14 luglio, di aver deciso di avviare la fase di indagine di un progetto sull’euro digitale, che durerà due anni. Durante il periodo di prova, il dipartimento di ricerca della Bce mirerà ad affrontare questioni chiave relative alla progettazione e alla distribuzione poiché la versione digitale dell’euro deve essere in grado di soddisfare le esigenze degli europei. Allo stesso tempo, la CBDC dovrebbe aiutare a prevenire attività illecite e ad evitare qualsiasi impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria. Tuttavia, la banca ha ribadito la sua intenzione di far sì che l’euro digitale integri il contante invece di sostituirlo.

“Sono passati nove mesi da quando abbiamo pubblicato il nostro rapporto sull’euro digitale. In quel periodo abbiamo svolto ulteriori analisi, chiesto spunti a cittadini e professionisti e condotto alcune sperimentazioni con risultati incoraggianti. Tutto questo ci ha portato a decidere di andare avanti e avviare il progetto dell’euro digitale”

Ha commentato Lagarde.

Inoltre, il presidente della Bce ha aggiunto che il prodotto finale deve garantire che gli europei abbiano ancora accesso alla forma di denaro più sicura: la moneta della banca centrale. La dichiarazione prometteva che l’energia necessaria all’euro digitale sarebbe stata trascurabile rispetto al consumo energetico e all’impronta ambientale delle criptovalute, come il bitcoin. Ovviamente, vale la pena notare che l’euro digitale avrà probabilmente poco a che fare con le criptovalute, o Bitcoin, nel suo insieme. Il tema del presunto impatto di BTC sull’ambiente è cresciuto in popolarità ultimamente, soprattutto dopo che Elon Musk di Tesla lo ha messo in dubbio. Da allora, anche la Cina ha avviato un giro di vite a livello nazionale, citando tali questioni.

Fotne: CryptoPotato

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